Alimentazione vegetariana e vegana: gli errori da non fare
Ecco tutti gli errori da evitare nell’alimentazione vegetariana e vegana
Le persone che decidono di seguire un’alimentazione vegetariana o vegana sono sempre di più e per questo abbiamo deciso di chiedere alla dottoressa Settanni, esperta floriterapeuta e naturopata, quali sono gli errori più comuni da evitare quando si sceglie questo tipo di regime alimentare ma che purtroppo molti commettono.
Alimentazione vegetariana e vegana: no al “fai da te”
La dottoressa ci spiega che sono tanti gli errori che si possono compiere, soprattutto se ci si improvvisa: molti pazienti giovani e giovanissimi infatti, scelgono un regime alimentare eliminando la carne e il problema è che nella maggior parte delle volte l’alimentazione vegetariana o vegana è “fai da te”.
Gli errori da non fare nell’alimentazione vegetariana o vegana
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Sostituire la carne con il formaggio
Uno degli errori più frequenti è quello di sostituire la carne con il formaggio: il contenuto in ferro della carne infatti, è difficile da sostituire e la carenza di ferro è un concreto rischio dell’alimentazione vegana e vegetariana. Sostituendo carne con formaggio si può andare incontro a molti altri rischi, come per esempio, eccesso di colesterolo o altri grassi.
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Abbinare le proteine vegetali
Un altro errore molto comune è abbinare non correttamente le proteine di origine vegetali, infatti gli amminoacidi sono assenti all’interno dei soli carboidrati. Ci sono 8 amminoacidi, considerati essenziali in quanto il nostro organismo non è in grado di produrli, tutti presenti negli alimenti di origine animale ma non in quelli di origine vegetale.
I cereali contengono solo alcuni degli otto amminoacidi, così come i legumi: unendoli insieme è come completare una sorta di puzzle, si ottiene infatti un alimento completo dal punto di vista del profilo amminoacidico.
Tra gli errori riscontrati dalla dottoressa, c’è quello di mangiare al pranzo dei cereali come riso, riso integrale, la quinoa o il farro, ma di non abbinare la quota mancante di amminoacidi con legumi, ma piuttosto di scegliere cereali per il pranzo e legumi per la cena.
Questa scelta non va bene, in quanto i cereali e i legumi devono essere combinati nello stesso pasto, come era nella vecchia dieta mediterranea, dove era presente il pasto unico fatto con pasta e fagioli, riso e ceci o riso e piselli, cose pratiche, tradizionali ma con un fondo scientifico.
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Le tabelle nutrizionali
Non mangiando la carne viene ipotizzata una carenza di ferro, ma non può questa essere supplita con spinaci o verdure contenenti ferro? C’è una grande differenza tra gli alimenti con i relativi elementi nutrizionali, tra cui quindi anche il ferro riportati nelle tabelle nutrizionali. L’importante tuttavia, non è soltanto la quota teorica, ma quella pratica, cioè la biodisponibilità di quella sostanza. È vero che c’è una buona quota di ferro negli spinaci, ma questo non è molto biodisponibile. Ci sono infatti molte sostanze anti-nutrizionali, contenute nelle fibre di cereali e vegetali, come lo stesso acido ossalico abbondante negli spinaci, che impediscono l’assorbimento di qualche elemento.
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Altre carenze nutrizionali
Tra le altre carenze nutrizionali che la dottoressa ha constatato c’è sicuramente quella della Vitamina B12: in questo caso c’è da fare una distinzione poiché i vegetariani, che rispetto i vegani mangiano e scelgono una integrazione dell’alimentazione con uova, corrono meno rischi. Le uova infatti contengono anche il ferro, abbastanza per cercare di sopperire alla carenza della carne.
Alimentazione vegetariana: l’informazione prima di tutto
La dottoressa suggerisce di informarsi moltissimo e di valutare il proprio stile di vita in base a età e necessita dell’organismo. È importante sottolineare come molti sportivi aderiscono comunque ad un’alimentazione vegetariana o vegana.
È evidente che queste persone abbiano specifiche richieste alimentari, così come sono specifiche ad esempio quelle di una donna in gravidanza, così come è evidente che una donna adolescente e una in menopausa avranno bisogni diversi. L’ideale quindi è informarsi e soprattutto nei primi tempi farsi seguire da un esperto che possa aiutare il passaggio da un’alimentazione classica ad una vegana o vegetariana.
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