Perché vaccinare i bambini: la risposta nella storia
Perchè vaccinare i bambini è importante: accenni storici
Quali sono i vaccini obbligatori? Perché vaccinare i bambini? I motivi sono così tanti che partire da qualche accenno storico ci aiuterà a capire meglio il quadro della situazione.
I criteri che hanno spinto le autorità Sanitarie ad introdurre la vaccinazione obbligatoria, la prima l’anti-vaiolosa, la seconda l’antidifterica, sono stati:
- la disponibilità di un vaccino efficace
- la situazione epidemiologica della popolazione
- la rilevanza sanitaria di una certa malattia
Quindi le libertà individuali, se fare vaccinare i bambini o meno, neanche esistevano.
Via via sono state introdotte altre vaccinazioni, solo altre due per legge, le altre sono state introdotte come “raccomandate”: vi chiederete, ma c’era differenza tra le obbligatorie e le raccomandate?
La differenza non stava nel fatto che le raccomandate fossero meno utili o meno importanti delle obbligatorie, ma erano dovute esclusivamente ad una differenza d’inquadramento legislativo.
Erano le situazioni storiche e politiche che non avevano reso tutte le vaccinazioni obbligatorie.
Oggi la libertà di pensiero è tale che non si ritiene possibile obbligare qualcuno a qualcosa: basti pensare che fino a qualche mese fa, solo l’Emilia Romagna aveva le vaccinazioni obbligatorie.
Si era creata una situazione abbastanza anomala nel nostro paese, ogni regione provvedeva diversamente, con una politica a sé stante e questo creava una situazione non certo chiara né corretta; ma fortunatamente il nuovo piano vaccinale 2017-2019 ha valore in tutta Italia, in maniera armonica da Nord a Sud, e a tutta la popolazione, per le categorie interessate, vengono somministrati i vaccini sia obbligatori che raccomandati (oggi con la nuova normativa diventati obbligatori) gratuitamente; e si sta lavorando in modo che la popolazione intera possa avere una copertura in modo da evitare epidemie.
Perché vaccinare i bambini: le novità
Qualche novità: il Vaccino antipneumococcico e Anti Herpes Zoster viene dato gratuitamente anche agli anziani, così come il Vaccino del Papilloma virus anche agli adolescenti maschi
Vaccino antipneumococcico e Rotavirus sono invece distribuiti gratuitamente ai piccoli.
Perché vaccinare i bambini è così importante
I vaccini sono uno strumento utile: non si vedono più alcune malattie che sono state debellate grazie proprio alle vaccinazioni. Il fatto è che non percependo più il rischio di un contagio, lo vediamo lontano ed ecco dunque la frase: perché devo vaccinare mio figlio?
Possiamo sicuramente asserire che i vaccini sono vittime del loro successo.
Il vaiolo
Prendiamo in considerazione il vaiolo: il vaiolo diventò un flagello totale, un po’ come il morbillo, dando il via a grandi epidemie! Grazie a Jenner, però, nel 1700 si arriva al vaccino.
La vaccinazione entra nell’uso comune dopodiché l’OMS decide di fare una campagna per eradicare il vaiolo, perché era un virus umanizzato: e con il grande sforzo in tutti i paesi del Mondo, anche i più remoti, dal 1979 il Vaiolo è stato debellato.
La poliomelite
La poliomelite in alcuni parti del mondo esiste ancora.
La difterite
La difterite da noi non si vede, pertanto ci si chiede perché esporre i propri figli ad un “eventuale rischio”, ma se non tenessimo alte le percentuali di vaccinati, la difterite potrebbe ripresentarsi.
La mancanza di fiducia rischia di far danni.
La pertosse
In Inghilterra, qualche anno fa, calò la percentuale di popolazione che assunse il vaccino per la pertosse, e per questo si ripresentò la patologia: in quel caso, però, tutti in massa ricorsero al vaccino ed ecco che la pertosse sparisce.
Sarebbe opportuno che la percentuale ottimale della popolazione vaccinata fosse del 95%, mentre in Italia la popolazione vaccinata (in termini di vaccinazioni obbligatorie) è scesa al 93%.
Il morbillo
Ed il morbillo? È una tra le malattie più infette, e nell’arco di questo anno si sono presentati diversi casi: la percentuale dei vaccinati in Italia era scesa all’85% ed è importante riportarla al 95%.
La vaccinazione anti-Morbillo è una vaccinazione che era drammaticamente diminuita e questo perché ci sono state numerose campagne sulle complicazioni che questo vaccino potrebbe dare per esempio l’autismo, informazioni che si sono rivelate false.
Non tutti sanno che una complicazione del morbillo è l’Encefalite Subacuta Sclerosante, che si realizza in un numero limitato di casi: ma perché rischiare una patologia del genere se esiste un vaccino sicuro per il quale ancora non sono state dimostrate controindicazioni?
Quando poi la percezione del rischio si alza, ecco allora che si ricorre in massa alla vaccinazione (lo abbiamo notato lo scorso inverno con l’allarme meningite); pertanto sarebbe saggio rispettare il piano vaccinale sia nella sequenza che nell’età in cui le vaccinazioni sono consigliate.