Sindrome da rientro: ecco come affrontarla!
Riconoscere la sindrome da rientro e affrontarla al meglio
La Sindrome da rientro sembra colpire il 35% degli Italiani e può scaturire ogni qualvolta si cambi lo stile di vita: il rischio maggiore, però, è quando si rientra da vacanze molto lunghe. Sapere come affrontare il rientro dalle vacanze, infatti, è importante perché ci permette di rendere meno traumatico il ritorno alla routine quotidiana e di godere a pieno degli effetti benefici di questo periodo di pausa.
La Sindrome da rientro esiste scientificamente ed è dovuta al fatto che l’Ipotalamo, parte del nostro cervello, controlla il rilascio degli ormoni ipofisari che vanno ad agire sulla secrezione degli ormoni dello stress (adrenalina e cortisolo), da parte delle ghiandole surrenali, quando siamo sotto tensione.
Durante la vacanza il nostro organismo si rilassa (sempre che non ci portiamo, anche in vacanza, del lavoro da fare), per cui possiamo dire che questo meccanismo in qualche modo si rallenta.
Il rientro alla vita normale, specie se repentino, costringe il sistema ad un superlavoro; da qui la Sindrome da rientro che di solito si manifesta con il mal di testa, l’umore nero, il senso di stordimento, il calo di attenzione, la digestione difficile, l’irritabilità ed è più frequente tra i 25/45 anni.
Per rimediare è importante non buttarsi a capofitto nel lavoro già dal primo giorno in cui si rientra, ma sarà bene programmarsi il lavoro in maniera graduale. Inoltre, sarà efficace cercare di regolare il ciclo sonno-veglia, in modo da svegliarsi riposati al mattino; fare dell’attività fisica, possibilmente all’aperto o anche in casa e la mattina dedicare 10- 15 minuti ad esercizi posturali.
Buona norma è seguire un’alimentazione sana: limitare insaccati, fritture, caffè, alcool, latte, cibi piccanti, prediligendo le carni magre ed il pesce; frutta e Verdura a volontà.
La Sindrome da rientro, detta anche Post Vacation blues, dura da pochi giorni a qualche settimana: bisogna dare il tempo al nostro organismo di riadattarsi alla routine quotidiana.
Giuseppina Marrapodi